Una fotografia del settore terziario in Italia

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settore terziario in Italia

La pandemia ha sicuramente cambiato a vita di tutti noi sotto tanti punti di vista e molte restrizioni ci sono state imposte per cercare di fronteggiare l’emergenza e limitarne il più possibile le potenziali conseguente negative.

Una categoria particolarmente colpita da queste misure, soprattutto se pensiamo al lockdown di Marzo e quello che si preannuncia durante questo inverno, è stata certamente quella delle imprese del terziario: ristoratori, commercianti, albergatori hanno, infatti, dovuto sopportare le conseguenze dovute alla pandemia in maniera più pesante rispetto ad altre categorie di lavoratori; e, pertanto, hanno dovuto ingegnarsi più di altri per riuscire a rimanere a galla durante questo periodo difficile in attesa di tempi migliori.

Ma quanta energia elettrica consuma il terziario?

Per rispondere a questa domanda, RSE, nell’ambito delle attività di Ricerca di Sistema, nel corso del secondo semestre del 2020 ha commissionato alla società GfK Italia[1], un’indagine finalizzata a conoscere le abitudini e i consumi energetici delle imprese dei principali settori del terziario.

Data la vastità del settore, il progetto è stato diviso in più fasi, affrontando progressivamente i vari comparti: il primo ad essere considerato è quello del “Commercio al dettaglio”[2] (Ateco 47); ciò permetterà ad RSE di avere una panoramica della situazione nel settore terziario in Italia.

L’indagine GfK, che ha interessato 255 aziende del commercio, delle circa 678 mila censite da ISTAT in Italia [1], è stata effettuata con metodologia telefonica (Computer Assisted Telephone Interview – C.A.T.I.) e ha interessato il titolare o la persona maggiormente coinvolta nelle scelte in ambito energetico e di dotazioni in azienda.

In fase di campionamento delle aziende da intervistare sono state assegnate quote per ciascun settore per area ISTAT e numero di addetti.

In fase di analisi dei dati è stata poi applicata la ponderazione per ciascun settore merceologico per area ISTAT e addetti al fine di riportare le interviste alla giusta proporzione dell’universo di riferimento delle unità locali in Italia come da dati ISTAT [1].

Questo “carotaggio” è finalizzato ad ottenere uno spaccato “realistico” delle varie tipologie di imprese del terziario attive sul territorio in termini di numero di addetti, dimensione, fatturato,… in modo da avere un loro quadro rappresentativo sul territorio italiano.

Fra le aziende facenti parte dell’universo GfK, si è poi selezionato un campione di imprese aventi superficie inferiore a 300 m2 in modo da focalizzare le analisi sui piccoli e medi negozi.

Quali elementi, dunque, sono emersi dall’indagine sui negozi di piccole e medie dimensioni? In generale la distribuzione delle modalità di apertura durante la settimana sembrano emergere delle indicazioni connesse al territorio ed alle sue abitudini: come si può vedere in Figura 1, nel Sud e nelle Isole quasi il 90% dei negozi tendono ad essere aperti da lunedì fino al venerdì o al sabato, mentre al Nord e al centro tale percentuale scende al 60%, mostrando una maggiore propensione ad essere aperti nei weekend e ad avere un giorno di chiusura infrasettimanale.

Per garantire i servizi, il 36% del campione ha una potenza contrattuale pari a 3 kW (tipica di una fornitura domestica), il 29% ha una potenza compresa fra 4 kW e 6 kW, mentre il 25% ha una potenza superiore a 6 kW.
Il 10% degli intervistati non sa indicare la potenza: è un dato che fa riflettere.

Per quanto riguarda i consumi di energia elettrica, più della metà del campione (56%) non sa indicarne il valore: se però se la domanda è riferita ai costi connessi ai consumi di energia elettrica, la percentuale si riduce drasticamente al 9%, indicando una scarsa consapevolezza e conoscenza dei temi connessi all’energia, fattore di maggior ostacolo alle tematiche dell’efficienza e del risparmio energetico.

Le analisi confermano la forte dipendenza dal valore della superficie del negozio e quindi dalla densità dei servizi che mediamente sono presenti all’interno degli edifici; vi è una debole dipendenza dalla tipologia di negozio, a prova che gli aspetti peculiari connessi alla tipologia del servizio fornito ed alla relativa interazione con i clienti e gli addetti non sembrano incidere significativamente.

Maggiori dettagli saranno disponibili nei prossimi mesi.

distribuzione in base alla zona geografica delle modalità di apertura durante la settimana delle imprese operanti nel settore del commercio oggetto dell’indagine RSE.
Figura 1: distribuzione in base alla zona geografica delle modalità di apertura durante la settimana delle imprese operanti nel settore del commercio oggetto dell’indagine RSE.

Bibliografia

 

[1] La società GfK Italia (https://www.gfk.com/it) è una società che opera nel settore delle ricerche sociali e di mercato.

[2] Escluso quello di autoveicoli e di motocicli.

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