Casi di eccellenza per l’innovazione
Milano, 24 novembre 2021. “L’innovazione tecnologica e la digitalizzazione possono costituire un’opportunità nel promuovere la transizione energetica del sistema produttivo italiano. E’ un obiettivo particolarmente sfidante per il settore industriale, che dovrà saper coniugare competitività, nuove tecnologie e ottimizzazione delle risorse. Per questo motivo sono di fondamentale importanza gli esempi di quelle aziende che sono riuscite a centrare questo connubio tra l’innovazione tecnologica e l’efficienza energetica, e che possono rappresentare dei casi studio per la replicabilità ad altre imprese del settore. Anche in questo caso RSE si pone all’intersezione tra la dimensione della policy e le imprese”: così Maurizio Delfanti, Amministratore Delegato RSE, ha introdotto il tema dell’evento che si è svolto il 24 novembre, con la partecipazione del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero della Transizione e di rappresentanti di alcune aziende “virtuose” che hanno saputo e voluto investire nella produzione sostenibile.
Il Viceministro dello Sviluppo Economico Gilberto Pichetto Fratin ha posto l’accento sull’unicità di questo percorso di transizione, imposto da un fattore esterno, quale la necessità di arginare i cambiamenti climatici. E’ stata poi sottolineata la necessità di utilizzare i fondi del PNRR e di Transizione 4.0 con equilibrio, così da accompagnare il cambiamento in modo diffuso in tutte le imprese del tessuto produttivo nazionale.
Mauro Mallone, Divisione IV Efficienza Energetica del Ministero della Transizione Ecologica, ha ricordato come per rispettare gli obblighi nazionali di risparmio sui consumi energetici erano stati inizialmente previsti esclusivamente strumenti per l’efficienza energetica, solo in seguito affiancati dai benefici del Piano Industria 4.0/Impresa 4.0. Per questo motivo si pone la necessità di quantificare l’impatto di questi nuovi strumenti, al fine di mettere in pista le politiche più efficienti tra quelle disponibili: è necessario, quindi, promuovere tutte le iniziative di monitoraggio e osservatorio, come quella portata avanti da RSE.
Marco Calabrò, Divisione IV – Politiche per l’innovazione e per la riqualificazione dei territori in crisi del Ministero dello Sviluppo Economico, ha sottolineato la complessità del percorso della digitalizzazione e di come le imprese necessitino di un accompagnamento, sia dal punto di vista del sostegno ai costi di investimento, sia nello sviluppo di nuove tecnologie e competenze. In tal senso, è stata evidenziata positivamente l’estensione al 2025 per il credito d’imposta 4.0 per beni strumentali materiali ed immateriali. Grazie alla proroga, prevista dal disegno di legge di Bilancio 2022, si garantisce la stabilità auspicata dalle imprese, superando l’impostazione iniziale del Piano basata su misure una tantum.
L’incontro è poi proseguito con la Tavola Rotonda in cui i rappresentanti delle imprese oggetto dei casi studio hanno descritto gli interventi implementati e i benefici ottenuti, con la moderazione di Marco Borgarello, Responsabile Gruppo di Ricerca Efficienza Energetica, che ha ricordato la recente monografia della collana RSEview “L’i-ndustria efficiente – Le opportunità delle imprese nella transizione energetica”. Gli interventi delle aziende partecipanti sono stati curati da Carlo D’Esposito (Abbvie), Alberto Grandini (Epta), Matteo Mainardi (CertiNergia), Davide Faverzani (Bormioli Pharma), Claudio Palmieri (Hera) e Corrado Petri (RCR Cristalleria Italiana).
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