Il ruolo della digitalizzazione nel processo di produzione della pasta

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La preparazione della pasta secca prevede 5 fasi principali. Inizialmente viene preparato l’impasto miscelando la semola con l’acqua. L’impasto viene dunque compresso e inviato in un filtro che trattiene le impurità e i grumi. Il prodotto è poi inviato sulla trafila, che può essere in bronzo o in teflon, in cui l’impasto viene forzato a passare dalla testata e dove assume la sua forma e lunghezza finale. A questo punto la pasta deve perdere il contenuto di umidità, passando da un contenuto di umidità del 30% sino a valori inferiori al 12,5% (valore fissato per legge per la pasta secca). Questo avviene grazie alle fasi di pre-essicazione e di essicazione. Dopo l’essicazione, la pasta viene inviata, mediante trasportatori ed elevatori elettrici, al reparto di confezionamento.

Le fasi maggiormente delicate sono quelle di pre-essicazione e di essicazione, in quanto il corretto svolgimento di questi processi determinano la buona qualità del prodotto. Le variabili che condizionano queste fasi sono: la temperatura, la velocità e l’umidità dell’aria, l’umidità del prodotto, parametri che vengono regolati in continuo a seconda delle condizioni estere quali la temperatura dell’aria e le caratteristiche del grano in lavorazione. In particolare, se l’essicazione non è andata a buon fine e l’acqua della semola non è stata eliminata completamente o in modo non omogeneo, e la pasta risulta friabile, soggetta a fratture e di colore non uniforme.

Il controllo qualità

Il controllo della qualità del prodotto è particolarmente importante nei casi di prodotto per l’esportazione. Infatti, in alcuni mercati esteri, quali ad esempio il Giappone, viene data particolare attenzione all’aspetto del singolo prodotto, con conseguenze economiche nel caso non siano rispettati elevati standard di qualità. Infatti, qualora il lotto contenga troppe difformità viene rifiutato e deve essere eliminato o richiamato alla casa madre. I costi consistono non tanto nello spreco di prodotto quanto piuttosto ai costi di trasporto e di smaltimento.

Lo stato dell’arte prevede un controllo di qualità manuale in cui più operatori si alternano sul processo di produzione e verificano visivamente la conformità del prodotto. Chiaramente questo è un procedimento che grava particolarmente sul personale, soprattutto dal punto di vista della salute degli occhi a causa della velocità dei sistemi automatici di produzione.

Intervento e risultati attesi

Sistemi automatici di ispezione in-linea della pasta, sviluppati da RINA e RAM Elettronica, sono operativi presso due fra i principali player del settore: F. Divella S.p.a. e La Molisana S.p.a.

Il sistema è basato su sensori ottici che riprendono la pasta prodotta, su nuovi algoritmi di image processing, su soluzioni custom per l’illuminazione LED ad altissima intensità e richiede minime modifiche impiantistiche a valle dei forni di essiccazione, prima del confezionamento. Il sistema consente un’ispezione automatica ad alta velocità, permettendo l’individuazione e scarto automatico del prodotto imperfetto a causa di eventi anomali durante la produzione (es. prodotto con difetti di essiccazione o segnatura e punteggiatura bianca, con segni di contaminazione da sostanze estranee causati da contatti con le parti meccaniche, con particelle di grasso lubrificante), senza introdurre rallentamenti nella lavorazione. Si anticipa lo scarto, evitando il confezionamento.

Un impianto per la produzione della pasta assorbe una corrente di 900 A per una potenza di 450 kW ed è in grado di produrre 6000 kg/h di pasta. Il sistema di ispezione automatico della qualità consente di intercettare possibili imperfezioni nel prodotto impedendo che questo prosegua nel ciclo produttivo fino ad arrivare al cliente. Dalle statistiche di utilizzo, il sistema di ispezione intercetta e scarta, in base a quanto il ciclo a monte è messo a punto ed in controllo, ad un tasso orario che può andare da un valore medio tra 200 e 500 kg/h con code estreme posizionate tra 0 kg/h e 1500 kg/h, quest’ultimo per problematiche a monte rilevanti.

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