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La Povertà Energetica in Italia, tra decarbonizzazione e crisi post-Covid

Dicembre 10, 2020 @ 3:00 pm

Secondo Rapporto 2020 dell’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica (OIPE)
Presentazione 10 Dicembre ore 15.00, evento online
Per la registrazione scrivere a: davide.zampatti@unipd.it –
Link Zoom: https://unipd.zoom.us/j/83727598729

La transizione energetica è necessaria ma può peggiorare il benessere delle famiglie vulnerabili. Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec) individua gli strumenti di cui l’Italia dovrebbe dotarsi – in una transizione energetica sostenibile – per raggiungere gli obiettivi europei al 2030. Gli impegni sono stati resi più stringenti incrementando dal 40 al 55 per cento la riduzione delle emissioni di gas serra entro quella data. Come ricordavamo lo scorso anno, nel primo Rapporto dell’Osservatorio, la transizione energetica eserciterà una pressione al rialzo sui prezzi dell’energia. Secondo molti previsori, i prezzi dell’energia elettrica, il vettore che dovrebbe essere favorito dal processo di transizione, aumenteranno ulteriormente nei prossimi decenni.
La crisi economica legata alla pandemia rende ancora più urgenti misure per assicurare che tutti possano accedere a servizi energetici essenziali. La crisi derivante dalla pandemia Covid-19, con un incremento generalizzato della povertà e con effetti più accentuati sulle fasce vulnerabili della popolazione, rende ancora più critiche l’attuazione di queste politiche. Risulta necessaria una loro tempestiva rivisitazione, tenendo conto delle nuove condizioni che, per una larga parte della popolazione includono, una grande incertezza circa il proprio reddito (soprattutto per i lavoratori precari e gli stagionali), più tempo trascorso nell’abitazione e il conseguente incremento delle spese per le utenze, un minore accesso a percorsi di cura in strutture pubbliche e, in generale, un aumento del disagio psicologico e psichico.
La lotta alla povertà energetica (PE) richiede analisi e strumenti di monitoraggio. Il secondo rapporto dell’OIPE dà il suo contributo. È pero necessario che questo tema entri ufficialmente nell’agenda delle istituzioni pubbliche per perseguire la “just transition” prevista dal Green Deal Europeo. Questo nuovo e complesso scenario in cui attuare una transizione energetica sostenibile ribadisce la necessità di porre una particolare attenzione alla povertà energetica (PE). Il Secondo Report sulla Povertà Energetica raccoglie 13 contributi allo scopo di migliorare la misurazione di un fenomeno sfaccettato (PARTE 1) e di comprendere su quali leve possono basarsi le politiche di contrasto al problema (PARTE 2). I contributi sono stati redatti da 23 autori che aderiscono al network dell’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica (OIPE); la stesura del Report è stata curata da Ivan Faiella, Luciano Lavecchia, Raffaele Miniaci e Paola Valbonesi.
La prima parte del Rapporto analizza i problemi legati alla misurazione della PE. La Sezione 1.2, apre con una breve presentazione degli indicatori di PE – consensuali e basati sulla spesa – adottati nei diversi paesi EU e dei dataset disponibili per il loro calcolo. La Sezione 1.3 aggiorna la “fotografia” della PE in Italia, presentata nel Primo Report sulla Povertà Energetica (OIPE), una fotografia arricchita nella Sezione 1.4 con i dettagli d’analisi della PE nelle che riguardano le regioni italiane e la tipologia delle famiglie. La Sezione 1.5 presenta una misura di PE che consideri la necessità di raffrescare le abitazioni, necessità sempre più sentita in certe aree del paese a causa del progressivo riscaldamento climatico e che se non soddisfatta adeguatamente può impattare significativamente sulla salute e il benessere delle persone, in particolare le più fragili. L’efficienza energetica delle abitazioni, la sua misurazione tramite gli Attestati di Prestazione Energetica ed i risvolti in termini di PE sono il focus della Sezione 1.6. La misurazione della PE nei trasporti, un tema poco sviluppato sino ad oggi, viene discussa e presentata nella Sezione 1.7. La PARTE 1 si conclude con due contributi relativi alla misurazione della PE tra gli anziani (Sezione 1.8) e la relazione esistente tra PE ed immigrazione (Sezione 1.9).
La seconda parte del Rapporto si concentra invece sulle politiche e i fattori di contesto che aiutano a limitare la PE. La PARTE 2 del Report include alcuni contributi sulle policy di contrasto alla PE. La Sezione 2.2 propone un focus sugli approcci comportamentali che possono incentivare gli individui e le famiglie ad acquisire una maggiore consapevolezza nell’utilizzo e conservazione dell’energia. La Sezione 2.3 discute gli effetti redistributivi delle politiche di decarbonizzazione, in particolare con un focus sulla tassazione delle emissioni. La Sezione 2.4 illustra le politiche predisposte dal nostro paese nel Piano integrato clima-energia e la loro azione nel combattere la PE. La PARTE 2 si conclude con la descrizione di due casi specifici di policy di contrasto alla PE. La Sezione 2.5 descrive gli effetti del miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici in Emilia Romagna. La Sezione 2.6 presenta il ruolo del capitale sociale come elemento per rimuovere le barriere alla realizzazione di una azione di efficienza energetica in un quartiere di edilizia popolare a Tuscania.

Programma al seguente link: OIPE_10Dicembre2020

Dettagli

Data:
Dicembre 10, 2020
Ora:
3:00 pm
Sito web:
https://unipd.zoom.us/j/83727598729